IL VANGELO DI TIJUANA

in memoria dell'attore e amico Domenico Bisazza 

Il Vangelo di Tijuana nasce dall’estro creativo di Gianluca Giaquinto, già attivo nella scena romana, sempre in collaborazione con la Compagnia teatrale Oneiron nel 2015, con il testo “La Profezia” e nel 2016 con “Anima”. 

 

Lo spettacolo è stato selezionato per far parte della stagione 2018 / 2019 del Teatro Trastevere di Roma, dove è andato in scena dal 27 novembre al 2 dicembre

 

Inoltre è andato in scena in scena il 17 luglio al Festival Ardeforte, al Parco del Forte Ardeatino, per l'Estate Romana.

 

 

 

1990.

Una baracca nella periferia di Tijuana. Jesus, un narcotrafficante messicano di origini israeliane, convinto di essere la terza reincarnazione di Cristo e Nancy, una ventenne francese sottomessa a Jesus nello spirito e nel corpo, stanno aspettando un cliente sudafricano per concludere un importante scambio di eroina. Conosceremo il rapporto tra Jesus e Nancy, fatto di silenzi carichi di odio e risentimento.

Babu, il cliente, arriva con un leggero ritardo accompagnato dalla sorella Lisavet. Babu è un uomo colto e raffinato, esperto di fisica quantistica. La sorella è una poetessa che ha raggiunto una certa notorietà.

lo scambio avviene in una calma solo apparente.

Quando Jesus propone di fare un brindisi a Cristo, la situazione precipita. Babu ha una sola regola, in quanto ateo: non accetta di fare affari con i credenti.

Dapprima i due uomini si affrontano in senso puramente logistico, ma quando la tensione diviene troppo alta, su proposta di Nancy, i quattro cominciano a giocare alla roulette russa. Due rivoltelle, due tamburi da otto, un colpo per rivoltella.

Questo è il Vangelo di Tijuana